La Storia
Quando nel 1862 l’allora Duca Lorenzo Sforza fece costruire la sua residenza estiva sulle rive del mare, mai ebbe modo di pensare che di lì a poco sotto il loggiato, da una mescita di vino e liquori, frequentata da pescatori, potesse sorgere un “caffè” che in seguito divenne il salotto buono della città…ma vediamo meglio la sua storia…
Nel 1881 Anna Beruschi vedova Parmegiani, sotto il loggiato di Palazzo Sforza, aprì una mescita di vini e liquori, un’osteria buia e fumosa che in seguito il figlio Ciriaco trasformò in Caffè Annibal Caro. La gestione fece un cambiamento anche di clientela diventando il ritrovo privilegiato di gente abbiente che poteva permettersi la consumazione al tavolo. Ne dà conferma anche Rina Faccio, Sibilla Aleramo, nel suo romanzo del 1892 “La sentinella d’Osimo” con lo pseudonimo di Reseda. Si perché proprio la famiglia di Rina Faccio, pseudonimo di Sibilla Aleramo, vi abitò per lungo tempo. Così la nota scrittrice scrive nel suo romanzo “Una Donna”: “Uscivo sull’alto balcone, guardavo giù nella piazza gli sfaccendati presso la farmacia o dinanzi al caffè (Maretto), qualche contadina oppressa da pesi inverosimili, qualche ragazzo sudicio che inveiva contro qualche altro in un linguaggio sonoro ed incomprensibile”
Nel 1923 a Ciriaco subentrò nella gestione il figlio Maretto che legò il suo nome indissolubilmente al luogo.
Il nome di questo caffè si fonde con la tradizione di Civitanova Marche ed è con tutta probabilità il più antico caffè delle Marche. La sua data di nascita, 1891 rappresenta un pezzo della storia locale , un luogo d’incontro di personaggi importanti e pensatori dell’epoca, luogo preferenziale di incontri socio-culturali.
Da tutti definito un salotto per la sua raffinata eleganza, dopo varie vicissitudini che lo hanno portato alla chiusura in diversi momenti della sua storia, nel 2014, la famiglia Leonardi di Montegranaro gli ha restituito l’antico prestigio e il fascino di un tempo.
Dall’esterno all’interno tutto è continuità, dall’antica storia rappresentata dagli stemmi del 1862 che il Duca Sforza fece apporre sulla facciata principale alla contemporaneità di Milo Manara, icona dell’arte del ‘900, che proprio per il Caffè Maretto realizzò i disegni preparatori della volta a crociera.
Storia, arte, bellezza, fascino…questo è il luogo ideale dove trascorrere ogni momento della giornata e da quel lontano1891..la storia continua…